Descrizione tecnica dei ponti gemelli sulle rotatorie
Ognuno dei due ponti sulle rotatorie dell’asse attrezzato a Reggio Emilia è un ponte di tipo strallato, di lunghezza complessiva di 179 m e larghezza di circa 14,7 m (fig. 7).
Il pilone arcuato, con arco trasversale rispetto alla direzione viaria, è posto al centro del ponte dividendolo in due campate di circa 90 m l’una. L’arco, incastrato a terra, sostiene l’impalcato sia incastrandolo in corrispondenza della mezzeria sia per mezzo di 25 coppie di stralli. L’arco, alto circa 69 m, è a sezione chiusa (fig. 8), con larghezza variabile da 2,4 m in chiave a 3,4 m all’imposta e altezza variabile da 1,5 m in chiave a 2,3 m all’imposta. Le “gambe” dell’arco in lamiera sp. 38 mm sono diaframmate ogni 7 m con piatti sp. 25 mm, la zona superiore dell’arco è in lamiera sp. 30 mm ed è diaframmata in corrispondenza dei collegamenti con gli stralli con piatti sp. 30 mm; le gambe dell’arco inoltre sono diaframmate in corrispondenza dell’incastro dell’impalcato con 2 piatti sp. 30 mm.
L’impalcato (fig. 9) è formato da una trave portante a cassone a sezione trapezia (altezza circa 1,8 m, base minore superiore circa 3 m e base maggiore inferiore circa 3,7 m) con irrigidimenti longitudinali in piatto 230x20 mm e diaframmi trasversali con passo tipico 3,5 m. In mezzeria e alle spalle vi è un raddoppio dei diaframmi: in mezzeria con interasse 0,70 m circa e alle spalle con interasse di 0,9 m; inoltre all’estremità si trova un diaframma di chiusura. In corrispondenza dei diaframmi, ogni 7 m circa, si trova il collegamento delle coppie di stralli all’impalcato.
La lastra ortotropa, che costituisce la sede stradale, è sorretta dalla trave a cassone, per mezzo di mensole a sezione variabile poste in corrispondenza dei diaframmi, cioè ad interasse di 3,5m. In corrispondenza del raddoppio dei diaframmi agli appoggi vi è un raddoppio delle mensole, in mezzeria la mensola diventa a sezione scatolare con anime ad interasse di 0,7 m (cioè con l’interasse dei diaframmi) e viene collegata alle “gambe” del pilone. Le mensole sono collegate tra loro all’estremità a sbalzo tramite una trave di bordo.
Condizioni di vincolo
L’arco è incastrato al suolo. L’impalcato verticalmente è vincolato alle spalle con due appoggi, posti su un traverso di appoggio ad interasse di 5,2 m, e con due bielle antisollevamento in piatto (160x60 mm) poste ad interasse di circa 11,2 m; è incastrato all’arcone nella sezione di mezzeria per mezzo di due “bracci” a sezione scatolare che sporgono dalle mensole di mezzeria ed è sostenuto ogni 7 m (in corrispondenza del diaframma trasversale) agli stralli e quindi all’arcone. Longitudinalmente è vincolato in mezzeria all’arcone e trasversalmente è vincolato in mezzeria all’arcone e alle spalle in corrispondenza di uno dei due appoggi verticali.
Il pilone arcuato, con arco trasversale rispetto alla direzione viaria, è posto al centro del ponte dividendolo in due campate di circa 90 m l’una. L’arco, incastrato a terra, sostiene l’impalcato sia incastrandolo in corrispondenza della mezzeria sia per mezzo di 25 coppie di stralli. L’arco, alto circa 69 m, è a sezione chiusa (fig. 8), con larghezza variabile da 2,4 m in chiave a 3,4 m all’imposta e altezza variabile da 1,5 m in chiave a 2,3 m all’imposta. Le “gambe” dell’arco in lamiera sp. 38 mm sono diaframmate ogni 7 m con piatti sp. 25 mm, la zona superiore dell’arco è in lamiera sp. 30 mm ed è diaframmata in corrispondenza dei collegamenti con gli stralli con piatti sp. 30 mm; le gambe dell’arco inoltre sono diaframmate in corrispondenza dell’incastro dell’impalcato con 2 piatti sp. 30 mm.
L’impalcato (fig. 9) è formato da una trave portante a cassone a sezione trapezia (altezza circa 1,8 m, base minore superiore circa 3 m e base maggiore inferiore circa 3,7 m) con irrigidimenti longitudinali in piatto 230x20 mm e diaframmi trasversali con passo tipico 3,5 m. In mezzeria e alle spalle vi è un raddoppio dei diaframmi: in mezzeria con interasse 0,70 m circa e alle spalle con interasse di 0,9 m; inoltre all’estremità si trova un diaframma di chiusura. In corrispondenza dei diaframmi, ogni 7 m circa, si trova il collegamento delle coppie di stralli all’impalcato.
La lastra ortotropa, che costituisce la sede stradale, è sorretta dalla trave a cassone, per mezzo di mensole a sezione variabile poste in corrispondenza dei diaframmi, cioè ad interasse di 3,5m. In corrispondenza del raddoppio dei diaframmi agli appoggi vi è un raddoppio delle mensole, in mezzeria la mensola diventa a sezione scatolare con anime ad interasse di 0,7 m (cioè con l’interasse dei diaframmi) e viene collegata alle “gambe” del pilone. Le mensole sono collegate tra loro all’estremità a sbalzo tramite una trave di bordo.
Condizioni di vincolo
L’arco è incastrato al suolo. L’impalcato verticalmente è vincolato alle spalle con due appoggi, posti su un traverso di appoggio ad interasse di 5,2 m, e con due bielle antisollevamento in piatto (160x60 mm) poste ad interasse di circa 11,2 m; è incastrato all’arcone nella sezione di mezzeria per mezzo di due “bracci” a sezione scatolare che sporgono dalle mensole di mezzeria ed è sostenuto ogni 7 m (in corrispondenza del diaframma trasversale) agli stralli e quindi all’arcone. Longitudinalmente è vincolato in mezzeria all’arcone e trasversalmente è vincolato in mezzeria all’arcone e alle spalle in corrispondenza di uno dei due appoggi verticali.