Aldo Romaro
(Piove di Sacco 1897 – Padova 1970)
Si laurea in Ingegneria il 1° ottobre 1920 con specializzazione in idraulica e in elettronica.
Il 1° marzo 1921 entra nell'Ufficio Tecnico delle Officine di Battaglia; dopo 3 anni, è promosso dirigente e capo dell'Ufficio Tecnico stesso. In questo periodo, oltre a progettare ponti ferroviari, gru, capannoni, ecc. viene distaccato a part-time dalla proprietà (Bormioli) a Mestre presso l'ILVA (la futura CMF) che stava riconvertendo la propria produzione da cantiere navale a carpenteria.
Da gennaio del 1927 è a Genova, assunto all'Ansaldo come dirigente, capo ufficio-gru e ingegnere capo addetto al reparto carpenteria metallica. In questi anni, oltre a progettare e seguire la costruzione di ponti, gru, capannoni, gasometri, studia nuovi modelli di gru da banchina, gasometri a secco e benne, che brevetta.
Dal 1931 realizza la sua aspirazione di mettersi in proprio ottenendo dall'Ansaldo, a compenso di liquidazione, anche l'incarico di montare il gasometro di Firenze che l'Ansaldo stava producendo su progetto dell'Ing. Aldo stesso.
Nel 1932 monta il monilite della Farnesina nel Foro Italico a Roma, ricevendo, oltre ovviamente al compenso pattuito, la croce di Cavaliere ufficiale della Corona d'Italia, a riconoscimento dell'arditezza della manovra.
Dal 1933, rientrato a Padova, inizia una società di fatto con il fratello Enzo.
Cessata l'attività della Ditta Romaro nel 1967, Aldo continuò la progettazione a fianco del figlio Giorgio che aveva aperto un proprio studio tecnico fin dal 1963, impegnandosi particolarmente nel progetto delle Officine mobili sulle navi posatubi della SAIPEM.
Il 1° marzo 1921 entra nell'Ufficio Tecnico delle Officine di Battaglia; dopo 3 anni, è promosso dirigente e capo dell'Ufficio Tecnico stesso. In questo periodo, oltre a progettare ponti ferroviari, gru, capannoni, ecc. viene distaccato a part-time dalla proprietà (Bormioli) a Mestre presso l'ILVA (la futura CMF) che stava riconvertendo la propria produzione da cantiere navale a carpenteria.
Da gennaio del 1927 è a Genova, assunto all'Ansaldo come dirigente, capo ufficio-gru e ingegnere capo addetto al reparto carpenteria metallica. In questi anni, oltre a progettare e seguire la costruzione di ponti, gru, capannoni, gasometri, studia nuovi modelli di gru da banchina, gasometri a secco e benne, che brevetta.
Dal 1931 realizza la sua aspirazione di mettersi in proprio ottenendo dall'Ansaldo, a compenso di liquidazione, anche l'incarico di montare il gasometro di Firenze che l'Ansaldo stava producendo su progetto dell'Ing. Aldo stesso.
Nel 1932 monta il monilite della Farnesina nel Foro Italico a Roma, ricevendo, oltre ovviamente al compenso pattuito, la croce di Cavaliere ufficiale della Corona d'Italia, a riconoscimento dell'arditezza della manovra.
Dal 1933, rientrato a Padova, inizia una società di fatto con il fratello Enzo.
Cessata l'attività della Ditta Romaro nel 1967, Aldo continuò la progettazione a fianco del figlio Giorgio che aveva aperto un proprio studio tecnico fin dal 1963, impegnandosi particolarmente nel progetto delle Officine mobili sulle navi posatubi della SAIPEM.