Il nuovo Centro Idrico di Vigna Murata (EUR) a Roma
GALILEO n. 02 Luglio 1989
A Roma, organizzata dall'ACEA, Azienda Comunale Energia ed Ambiente e dall'IN/ARCH, Istituto Nazionale di Architettura, si è tenuta, il 25 maggio 1989, nell'ambito dei "lunedì dell'architettura", una tavola rotonda alla quale ha partecipato, nella sua qualità di progettista strutturale dell'opera presentata, il nostro iscritto ing. Giorgio Romaro.
Il Centro Idrico dell'EUR (vedi anche Galileo, n. 1, pag. 39) di cui si è completato recentemente il montaggio è il risultato più significativo conseguito dall'ACEA, nell'intento di identificare una costruzione industriale con un segno di cultura e qualità del paesaggio urbano.
La costruzione - che iniziata nel maggio 1986, sarà ultimata entro la primavera del 1990 - si innalza fino a 93 metri dal suolo con una soluzione architettonica che, integrandosi perfettamente all'organismo funzionale, rende l'opera una forte sintesi di masse in armonioso equilibrio.
Il Centro Idrico, interamente metallico, è realizzato con impiego di acciaio di tipo auto passivante e rivestimenti di acciaio inox del peso complessivo di 1.600 t. Il serbatoio anulare, della i capienza di 1.700 mc di acqua; alla quota +63 dal suolo, misura un diametro esterno di m 34 con passeggiata pubblica panoramica di oltre 100 m (quota assoluta 93,60 slm). Al di sopra della vasca di arrivo è previsto un locale di trattenimento pubblico alla quota +73 con vista e visita all'imbocco a vortice dell'acqua che si getta con 4.000 litri al secondo nel contiguo piezometro della capienza di 600 mc. Ad opera completata la capacità di distribuzione sarà pari a 3600 litri al minuto secondo.
La funzione del Centro è di alimentare, con le acque del Peschiera, del Sinistro Capore e con altre acque del sottosuolo i quartieri Eur, Laurentino, Ostiense e parte dell'Ardeatino, ed i rioni Testaccio, Ripa, San Saba; inoltre è quello di smistare le acque ai centri della Cecchignola e di Ostia Lido, nonché di entrare in circuito con tutti gli altri acquedotti romani.
L'ACEA è certa che con questa opera, in cui saranno lasciate a vista tutte le condotte in arrivo e in partenza, nascerà un centro di cultura scientifica sull'acqua, volendo inserire nell'ambito di questa nuova e importante struttura anche un museo e un parco.
All'incontro, tenutosi nella prestigiosa sede di Palazzo Maldura dove erano esposti il plastico e le tavole del progetto, hanno partecipato Pierluigi Martini, direttore generale dell'ACEA, Francesco Palpacelli, progettista, Franco Ciacchella, dirigente ACEA e direttore dei lavori, Giorgio Romaro per le strutture in acciaio, Antonino Zingali per la consulenza strutturale. In appoggio alle relazioni, sono stati proiettati un filmato e numerose diapositive.
La costruzione - che iniziata nel maggio 1986, sarà ultimata entro la primavera del 1990 - si innalza fino a 93 metri dal suolo con una soluzione architettonica che, integrandosi perfettamente all'organismo funzionale, rende l'opera una forte sintesi di masse in armonioso equilibrio.
Il Centro Idrico, interamente metallico, è realizzato con impiego di acciaio di tipo auto passivante e rivestimenti di acciaio inox del peso complessivo di 1.600 t. Il serbatoio anulare, della i capienza di 1.700 mc di acqua; alla quota +63 dal suolo, misura un diametro esterno di m 34 con passeggiata pubblica panoramica di oltre 100 m (quota assoluta 93,60 slm). Al di sopra della vasca di arrivo è previsto un locale di trattenimento pubblico alla quota +73 con vista e visita all'imbocco a vortice dell'acqua che si getta con 4.000 litri al secondo nel contiguo piezometro della capienza di 600 mc. Ad opera completata la capacità di distribuzione sarà pari a 3600 litri al minuto secondo.
La funzione del Centro è di alimentare, con le acque del Peschiera, del Sinistro Capore e con altre acque del sottosuolo i quartieri Eur, Laurentino, Ostiense e parte dell'Ardeatino, ed i rioni Testaccio, Ripa, San Saba; inoltre è quello di smistare le acque ai centri della Cecchignola e di Ostia Lido, nonché di entrare in circuito con tutti gli altri acquedotti romani.
L'ACEA è certa che con questa opera, in cui saranno lasciate a vista tutte le condotte in arrivo e in partenza, nascerà un centro di cultura scientifica sull'acqua, volendo inserire nell'ambito di questa nuova e importante struttura anche un museo e un parco.
All'incontro, tenutosi nella prestigiosa sede di Palazzo Maldura dove erano esposti il plastico e le tavole del progetto, hanno partecipato Pierluigi Martini, direttore generale dell'ACEA, Francesco Palpacelli, progettista, Franco Ciacchella, dirigente ACEA e direttore dei lavori, Giorgio Romaro per le strutture in acciaio, Antonino Zingali per la consulenza strutturale. In appoggio alle relazioni, sono stati proiettati un filmato e numerose diapositive.