Stadio Olimpico del ghiaccio a Cortina
Completato nel: 2004
Stato: Italia
Luogo: Cortina d’Ampezzo (Bl)
Progetto architettonico: dr. arch. Oreste De Lotto, Cortina d’Ampezzo (Bl)
Progetto strutturale: Studio dr. ing. Antonio Cancian, Mareno di Piave (Tv)
Costruzione e Montaggio strutture di acciaio: Costruzioni Cimolai Armando Pordenone
Consulenza per le strutture metalliche: Studio Romaro Padova in collaborazione con l’Ufficio Tecnico della Cimolai di Pordenone
Collaudatore delle opere: prof. ing. Renato Vitaliani, Padova
Tipologia della struttura: Copertura in acciaio e facciata vetrata
Funzione: Copertura dell’area sud del campo per le attività sportive sul ghiaccio
Informazioni tecniche
Dimensioni: 73,4x55,4 m
Peso struttura: 900t
Vetratura di facciata: 1000m²
Stato: Italia
Luogo: Cortina d’Ampezzo (Bl)
Progetto architettonico: dr. arch. Oreste De Lotto, Cortina d’Ampezzo (Bl)
Progetto strutturale: Studio dr. ing. Antonio Cancian, Mareno di Piave (Tv)
Costruzione e Montaggio strutture di acciaio: Costruzioni Cimolai Armando Pordenone
Consulenza per le strutture metalliche: Studio Romaro Padova in collaborazione con l’Ufficio Tecnico della Cimolai di Pordenone
Collaudatore delle opere: prof. ing. Renato Vitaliani, Padova
Tipologia della struttura: Copertura in acciaio e facciata vetrata
Funzione: Copertura dell’area sud del campo per le attività sportive sul ghiaccio
Informazioni tecniche
Dimensioni: 73,4x55,4 m
Peso struttura: 900t
Vetratura di facciata: 1000m²
Descrizione:
Lo Stadio Olimpico a Cortina D’Ampezzo è nato come una costruzione a forma di “U’ all’interno della quale è situato il campo per le attività sportive sul ghiaccio. La costruzione ad “U” è completamente coperta e provvista delle tre pareti esterne e reca al suo interno tre piani di gradinate di tribune per gli spettatori. Rimaneva quindi scoperta l’area interessata dal campo per le attività sportive sul ghiaccio, cioè quello racchiuso dall’edificio ad “U” e rimaneva aperto il lato Sud. Caratteristica della copertura delle tribune è di aver falde “mosse” caratterizzate da impluvi e compluvi, anche se tutte con pendenza complessiva verso l’esterno. La nuova copertura ha voluto rimarcare questa caratteristica seguendo l’andamento dei colmi e dei compluvi, anche se ovviamente con pendenza complessiva verso Sud. Tra la vecchia copertura ad “U” e la nuova copertura è stato previsto un “lucernario-giunto strutturale” in modo tale che tra le nuove strutture e le vecchie non vi potesse essere scambio di forze. Gli appoggi della nuova copertura sono stati concentrarti sui quattro spigoli della copertura e in asse alla parete Sud. In particolare gli appoggi sugli spigoli Nord sono dati dalla sommità di due robuste torri in cemento armato con sezione trapezia con basi di 3,20 e 1,80 e lato di 3 metri. Gli appoggi sugli spigoli Nord-Est e Sud-Ovest sono realizzati con due coppie (una coppia per spigolo) di colonne pendolari in tubo, così come sono pendolari le due colonne in tubo al centro della facciata Sud. La copertura in definitiva poggia tra il bordo Nord (appoggi fissi) ed il bordo Sud (appoggi mobili). La struttura principale della copertura è costituita da due travi di compluvio realizzate al 90% in pezzi preparati al taglia-fora e caratterizzate da piattabande inferiori rastremate, da un’anima reticolare composta da montanti a T e diagonali in piatti e infine il corrente superiore in trave ad “H” composta in omogeneità con tutte le altre aste aderenti al manto di copertura realizzate in HE. Tutto questo per meglio integrare architettonicamente le strutture reticolari tubolari spaziali secondarie. La facciata Sud è composta (su circa 70 metri) da solo due colonne portanti a meno di 9 metri tra loro a cavallo dell’asse della facciata arretrate dalla baraccatura che sostiene il vetro, la quale è essenzialmente costituita da esili false colonne incastrate al piede e riscontrate orizzontalmente all’estremità superiore, la cui altezza varia da 10 a 18 metri, realizzate calastrellando due tubi, uno di Ø 244,5 ed uno di Ø 127x10. Questi particolari costruttivi hanno reso la facciata, con i suoi quasi 1000 m2 di vetrature, una realizzazione non certo di tutti i giorni e quindi fiore all’occhiello di questa opera.
G. Romaro, "Copertura e facciata sud per lo Stadio Olimpico di Cortina d'Ampezzo", Galileo n. 167, dicembre 2004 - gennaio 2005
Lo Stadio Olimpico a Cortina D’Ampezzo è nato come una costruzione a forma di “U’ all’interno della quale è situato il campo per le attività sportive sul ghiaccio. La costruzione ad “U” è completamente coperta e provvista delle tre pareti esterne e reca al suo interno tre piani di gradinate di tribune per gli spettatori. Rimaneva quindi scoperta l’area interessata dal campo per le attività sportive sul ghiaccio, cioè quello racchiuso dall’edificio ad “U” e rimaneva aperto il lato Sud. Caratteristica della copertura delle tribune è di aver falde “mosse” caratterizzate da impluvi e compluvi, anche se tutte con pendenza complessiva verso l’esterno. La nuova copertura ha voluto rimarcare questa caratteristica seguendo l’andamento dei colmi e dei compluvi, anche se ovviamente con pendenza complessiva verso Sud. Tra la vecchia copertura ad “U” e la nuova copertura è stato previsto un “lucernario-giunto strutturale” in modo tale che tra le nuove strutture e le vecchie non vi potesse essere scambio di forze. Gli appoggi della nuova copertura sono stati concentrarti sui quattro spigoli della copertura e in asse alla parete Sud. In particolare gli appoggi sugli spigoli Nord sono dati dalla sommità di due robuste torri in cemento armato con sezione trapezia con basi di 3,20 e 1,80 e lato di 3 metri. Gli appoggi sugli spigoli Nord-Est e Sud-Ovest sono realizzati con due coppie (una coppia per spigolo) di colonne pendolari in tubo, così come sono pendolari le due colonne in tubo al centro della facciata Sud. La copertura in definitiva poggia tra il bordo Nord (appoggi fissi) ed il bordo Sud (appoggi mobili). La struttura principale della copertura è costituita da due travi di compluvio realizzate al 90% in pezzi preparati al taglia-fora e caratterizzate da piattabande inferiori rastremate, da un’anima reticolare composta da montanti a T e diagonali in piatti e infine il corrente superiore in trave ad “H” composta in omogeneità con tutte le altre aste aderenti al manto di copertura realizzate in HE. Tutto questo per meglio integrare architettonicamente le strutture reticolari tubolari spaziali secondarie. La facciata Sud è composta (su circa 70 metri) da solo due colonne portanti a meno di 9 metri tra loro a cavallo dell’asse della facciata arretrate dalla baraccatura che sostiene il vetro, la quale è essenzialmente costituita da esili false colonne incastrate al piede e riscontrate orizzontalmente all’estremità superiore, la cui altezza varia da 10 a 18 metri, realizzate calastrellando due tubi, uno di Ø 244,5 ed uno di Ø 127x10. Questi particolari costruttivi hanno reso la facciata, con i suoi quasi 1000 m2 di vetrature, una realizzazione non certo di tutti i giorni e quindi fiore all’occhiello di questa opera.
G. Romaro, "Copertura e facciata sud per lo Stadio Olimpico di Cortina d'Ampezzo", Galileo n. 167, dicembre 2004 - gennaio 2005