Palasport a Milano
- Premio C.E.C.M. 1976 -
Completato nel: 1971-1972
Stato: ITALIA
Luogo: Milano
Appalto generale:
Impresa costruttrice: Società Le Condotte
Progetto architettonico:
Costruttore carpenteria metallica:
Progetto strutturale e di montaggio: Studio Tecnico Romaro Padova
Area coperta: ~21000m²
Dimensioni: 146x144m
Peso struttura:
Stato: ITALIA
Luogo: Milano
Appalto generale:
Impresa costruttrice: Società Le Condotte
Progetto architettonico:
Costruttore carpenteria metallica:
Progetto strutturale e di montaggio: Studio Tecnico Romaro Padova
Area coperta: ~21000m²
Dimensioni: 146x144m
Peso struttura:
Descrizione sommaria delle strutture:
La copertura del Palasport di Milano fu assegnata alla impresa costruttrice a seguito di un appalto-concorso. Consiste nella copertura di una sala senza colonne intermedie a pianta ellittica con assi rispettivamente di 144 e 146m la cui parte centrale realizzata da una sella sviluppata secondo una superficie anticlastica a paraboloide iperbolico in tensostruttura di 128m di diametro sostenuta da 38 mensole in acciaio aggettanti dal bordo della sala verso l’interno. La massima differenza di quota dell’anello di bordo della tensostruttura è di 18,4m, ed esso risulta supportato da 38 appoggi scorrevoli. I due ordini di funi contrapposte formano, proiettate sul piano orizzontale, maglie quadrate di 2 x 2m. L’anello di bordo è una trave a cassone di acciaio con sezione 2,5 x 6,5m circa; il suo asse ha andamento prossimo a quello di una curva di intersezione del suddetto paraboloide con una superficie cilindrica coassiale. L’anello di bordo collega ad una elevatissima rigidezza rispetto agli sforzi assiali, una rigidezza flessionale molto limitata riguardo agli effetti di interazione con la rete di funi; in particolare tale deformabilità diametrale permette un elevato grado di interazione fra i due ordini di funi, caratteristica originale di questo tipo di copertura rispetto ad altri schemi che prevedono travi di bordo rigide a tale riguardo. Le mensole su cui poggia l’anello di bordo sono di acciaio ed aggettano verso l’interno dai montanti in c.a. Gli appoggi sono realizzati mediante tamponi di neoprene, acciaio e teflon, che scorrono su piastre di inox solidali alle mensole di sostegno. Tra l’anello di bordo e la rete di funi è stata interposta una trave ausiliaria di aggancio alle funi, fissata alla trave di bordo e realizzata con andamento altimetrico, diverso da quello della trave anulare, e tale da avvicinare le forze applicate dalle funi all’asse della trave di bordo. Questa tecnica ha permesso una comoda standardizzazione nella costruzione della trave di bordo.
La copertura del Palasport di Milano fu assegnata alla impresa costruttrice a seguito di un appalto-concorso. Consiste nella copertura di una sala senza colonne intermedie a pianta ellittica con assi rispettivamente di 144 e 146m la cui parte centrale realizzata da una sella sviluppata secondo una superficie anticlastica a paraboloide iperbolico in tensostruttura di 128m di diametro sostenuta da 38 mensole in acciaio aggettanti dal bordo della sala verso l’interno. La massima differenza di quota dell’anello di bordo della tensostruttura è di 18,4m, ed esso risulta supportato da 38 appoggi scorrevoli. I due ordini di funi contrapposte formano, proiettate sul piano orizzontale, maglie quadrate di 2 x 2m. L’anello di bordo è una trave a cassone di acciaio con sezione 2,5 x 6,5m circa; il suo asse ha andamento prossimo a quello di una curva di intersezione del suddetto paraboloide con una superficie cilindrica coassiale. L’anello di bordo collega ad una elevatissima rigidezza rispetto agli sforzi assiali, una rigidezza flessionale molto limitata riguardo agli effetti di interazione con la rete di funi; in particolare tale deformabilità diametrale permette un elevato grado di interazione fra i due ordini di funi, caratteristica originale di questo tipo di copertura rispetto ad altri schemi che prevedono travi di bordo rigide a tale riguardo. Le mensole su cui poggia l’anello di bordo sono di acciaio ed aggettano verso l’interno dai montanti in c.a. Gli appoggi sono realizzati mediante tamponi di neoprene, acciaio e teflon, che scorrono su piastre di inox solidali alle mensole di sostegno. Tra l’anello di bordo e la rete di funi è stata interposta una trave ausiliaria di aggancio alle funi, fissata alla trave di bordo e realizzata con andamento altimetrico, diverso da quello della trave anulare, e tale da avvicinare le forze applicate dalle funi all’asse della trave di bordo. Questa tecnica ha permesso una comoda standardizzazione nella costruzione della trave di bordo.