Ristrutturazione dell’interno del Castello degli Alberi a Montagnana (Pd)
Il Castello degli Alberi, che completa ad Ovest la cinta muraria di Montagnana, fu costruito tra il 1360 ed 1362 da Francesco il Vecchio da Carrara, ospite mecenate del Petrarca, al quale il poeta dedicò il suo libro “del reggimento della repubblica”.
Negli anni sessanta fu deciso, nell’ambito di un risanamento e valorizzazione di questa eccezionale cinta muraria, è una delle meglio conservate d’Europa , di inserire nelle due torri del Castello degli Alberi un Ostello per la Gioventù.
La pianta dei vari interni delle due torri è di m 5,8 x 5,8 per il mastio e di m 6x6 per il torrione, e le altezze rispettivamente di quasi 30 m per il mastio e di circa 20m per il torrione.
Si è riusciti a ricavare, rispettando i vani delle porte e delle finestre esistenti, sette piani di calpestio nel mastio e cinque piani di calpestio nel torrione.
La gabbia portante delle strutture, i solai, le scale ed i ballatoi sono stati realizzati in acciaio, ottenendo, così, dei carichi modesti al piede delle colonne, evitando onerosi e non opportuni problemi di fondazione.
La gabbia portante, che è composta di quattro montanti per ogni torre, è completamente saldata ed indipendente dalle vecchie mura che così non sono state in alcun modo danneggiate.
La scelta di elementi piccoli e relativamente leggeri ha reso agevole il montaggio.
G. Romaro, "Restauro e riuso di tre edifici monumentali nel territorio padovano", Galileo n.148, novembre-dicembre 2005
Negli anni sessanta fu deciso, nell’ambito di un risanamento e valorizzazione di questa eccezionale cinta muraria, è una delle meglio conservate d’Europa , di inserire nelle due torri del Castello degli Alberi un Ostello per la Gioventù.
La pianta dei vari interni delle due torri è di m 5,8 x 5,8 per il mastio e di m 6x6 per il torrione, e le altezze rispettivamente di quasi 30 m per il mastio e di circa 20m per il torrione.
Si è riusciti a ricavare, rispettando i vani delle porte e delle finestre esistenti, sette piani di calpestio nel mastio e cinque piani di calpestio nel torrione.
La gabbia portante delle strutture, i solai, le scale ed i ballatoi sono stati realizzati in acciaio, ottenendo, così, dei carichi modesti al piede delle colonne, evitando onerosi e non opportuni problemi di fondazione.
La gabbia portante, che è composta di quattro montanti per ogni torre, è completamente saldata ed indipendente dalle vecchie mura che così non sono state in alcun modo danneggiate.
La scelta di elementi piccoli e relativamente leggeri ha reso agevole il montaggio.
G. Romaro, "Restauro e riuso di tre edifici monumentali nel territorio padovano", Galileo n.148, novembre-dicembre 2005