Pressa piegatrice da 6000t
S.Giorgio di Nogaro
Anno: 2000-2002
Forza: 6000t
Lunghezza utile di piegatura: da 6m a 15,1m
Diametro tubo: da 0,4m a 2m
Spessore lamiera: da 10 a 100mm
Progetto e fornitura equipaggiamento elettrico, oleodinamico e
progetto di massima delle strutture: SOMO SPA
Progetto costruttivo e di montaggio delle carpenterie della macchina: Studio Tecnico Ing. Giorgio Romaro
Realizzata nel 2002 per la produzione di tubi saldati di medio/grosso spessore e grande diametro, la pressa piegatrice nasce dalla richiesta dell’ing. Luigi Cimolai di realizzare una pressa con prestazioni leggermente superiori rispetto a quelle della più grande pressa piegatrice europea, in funzione in un tubificio tedesco.
E’ formata da un telaio, con montanti scatolari, e trave superiore, a cui sono fissati 7 cilindri a doppio effetto da circa 850t l’uno e corsa circa 2m, collegati ad una traversa mobile (trave portautensili).
Inferiormente un bancale triplo è collegato ai montanti della pressa; la parte centrale del bancale è munita di 5 martinetti per compensare la flessione dello stesso durante le fasi di piegatura; i due bancali esterni sono collegati al centrale per mezzo di perni che permettono la reciproca rotazione.
Due spingitori per parte permettono di spostare e mantenere la lamiera sotto la pressa.
Forza: 6000t
Lunghezza utile di piegatura: da 6m a 15,1m
Diametro tubo: da 0,4m a 2m
Spessore lamiera: da 10 a 100mm
Progetto e fornitura equipaggiamento elettrico, oleodinamico e
progetto di massima delle strutture: SOMO SPA
Progetto costruttivo e di montaggio delle carpenterie della macchina: Studio Tecnico Ing. Giorgio Romaro
Realizzata nel 2002 per la produzione di tubi saldati di medio/grosso spessore e grande diametro, la pressa piegatrice nasce dalla richiesta dell’ing. Luigi Cimolai di realizzare una pressa con prestazioni leggermente superiori rispetto a quelle della più grande pressa piegatrice europea, in funzione in un tubificio tedesco.
E’ formata da un telaio, con montanti scatolari, e trave superiore, a cui sono fissati 7 cilindri a doppio effetto da circa 850t l’uno e corsa circa 2m, collegati ad una traversa mobile (trave portautensili).
Inferiormente un bancale triplo è collegato ai montanti della pressa; la parte centrale del bancale è munita di 5 martinetti per compensare la flessione dello stesso durante le fasi di piegatura; i due bancali esterni sono collegati al centrale per mezzo di perni che permettono la reciproca rotazione.
Due spingitori per parte permettono di spostare e mantenere la lamiera sotto la pressa.